Questo brano dell’autore Michele Serra riflette sulla percezione della cultura e della politica nella società contemporanea. Serra critica l’idea che la cultura sia associata alla sinistra e la valorizzazione dei gusti popolari alla destra, sottolineando che questa divisione è ormai superata. Egli invita a congedarsi da vecchi schemi e a concentrarsi sull’obiettivo comune di cercare e difendere la qualità, senza considerarla elitaria ma potenzialmente accessibile a tutti.
Inoltre, Serra esprime la sua volontà di guardare al di là delle appartenenze politiche e di valutare il merito delle persone in base al loro lavoro e alle loro qualità intrinseche. Questo concetto è illustrato attraverso l’esempio ipotetico di restituire un orologio a Walter Chiari, indipendentemente dalle sue convinzioni politiche, e di valutare insieme il suo lavoro in base alla qualità e alla bellezza che trasmette.
Infine, l’autore presenta una breve biografia, evidenziando la sua carriera come giornalista, scrittore, autore teatrale e autore televisivo, nonché i suoi libri di maggior successo.
Il brano invita a riflettere sulla necessità di superare le divisioni politiche e culturali per concentrarsi sull’importanza della qualità e della bellezza, accessibili a tutti indipendentemente dalle proprie convinzioni.li elevava. Oggi, come sottolinea Michele Serra, sembra che il racconto giornalistico e politico abbia attribuito alla sinistra snob ogni possibile prosopopea culturale, mentre alla destra è stata attribuita la valorizzazione dei gusti popolari. Tuttavia, Serra invita a congedarsi da questi vecchi schemi e a ripartire da un obiettivo condiviso: cercare la qualità e difenderla, senza considerarla elitaria ma potenzialmente popolare.
Serra riflette su un ipotetico incontro con l’attore Walter Chiari, sottolineando che la sua appartenenza politica non dovrebbe influenzare il giudizio sulla sua arte. Serra sottolinea l’importanza di riconoscere la qualità e la bellezza in ogni forma d’arte, indipendentemente dalle preferenze politiche.
Infine, Michele Serra condivide la sua biografia, sottolineando la sua esperienza come giornalista, scrittore, autore teatrale e autore televisivo, nonché i suoi libri di successo pubblicati da Feltrinelli.
In conclusione, Michele Serra invita a riconsiderare il valore della qualità e della bellezza nell’arte, indipendentemente dalle appartenenze politiche, e a cercare un punto di incontro basato su questi valori condivisi.ogliando il suo vecchio orologio, Walter Chiari si accorse che gli mancava un pezzo. Era un orologio modesto, ma aveva un grande valore affettivo per lui. Decise di tornare sui suoi passi per cercare il pezzo perduto, ma non riuscì a trovarlo. Poi, incontrò un giovane che gli chiese l’ora e, vedendo l’orologio rotto, gli disse che non aveva importanza se l’orologio fosse di destra o di sinistra, ma che la qualità e la bellezza esistono per tutti. Questo incontro fece riflettere Walter Chiari, che decise di non dare più importanza alle etichette politiche e di concentrarsi sulla qualità e la bellezza in ogni cosa che faceva.
Questa storia, ispirata al racconto di Michele Serra, ci ricorda l’importanza di guardare oltre le etichette politiche e di concentrarci sulla qualità e la bellezza in ogni aspetto della vita. Sia che si tratti di un orologio, di un film o di qualsiasi altra cosa, la qualità e la bellezza sono universali e vanno al di là delle divisioni politiche.di pregiudizi politici e culturali, ma quel giorno ho imparato una lezione preziosa. La qualità e la bellezza non hanno colore politico, non appartengono a una fazione o all’altra. Sono universali, e vanno difese e valorizzate indipendentemente dalle etichette che ci siamo dati.
Michele Serra ha colto nel segno quando ha sottolineato l’importanza di cercare la qualità e difenderla, senza considerarla elitaria ma potenzialmente popolare. È un obiettivo che dovrebbe unire tutti, indipendentemente dalle nostre differenze politiche.
Quindi, forse è davvero ora di congedarci da vecchi schemi e pregiudizi, e di concentrarci su ciò che veramente conta: la bellezza, la qualità, e il rispetto reciproco. Sono queste le cose che davvero contano, e che possono unire le persone al di là delle divisioni politiche.
E forse, se riuscissimo a fare questo, potremmo finalmente trovare un terreno comune su cui costruire un futuro migliore per tutti., è un po’ lungo, ma mi piace l’idea di Michele Serra di guardare oltre le etichette politiche e concentrarsi sulla qualità e sulla bellezza. Anche se siamo di diversa opinione politica, possiamo comunque apprezzare e condividere certi valori fondamentali. E mi piace anche l’idea di restituire l’orologio a Walter Chiari perché se lo merita, indipendentemente dalle sue convinzioni politiche. Sembra un modo molto umano di guardare le persone e le loro opere.osa importa se Walter Chiari è di destra e Michele Serra è di sinistra? L’importante è riconoscere la qualità e la bellezza, che sono desideri universali. Serra suggerisce di abbandonare i vecchi schemi e di concentrarsi sulla difesa e valorizzazione della qualità, senza considerarla elitaria ma potenzialmente popolare. Questo approccio dovrebbe essere condiviso da tutti, indipendentemente dalle proprie posizioni politiche.azionale per riflettere sulla qualità e la bellezza, indipendentemente dalle etichette politiche. Serra invita a superare i vecchi schemi e a concentrarsi sull’importanza di difendere e valorizzare la qualità, senza considerarla elitaria ma potenzialmente accessibile a tutti. Il suo messaggio è quello di cercare la bellezza e la qualità in ogni ambito, riconoscendone il valore intrinseco e non facendosi influenzare da pregiudizi politici.Michele Serra è un giornalista, scrittore e autore teatrale italiano. Nato a Roma nel 1954, ha vissuto principalmente a Milano e attualmente risiede in Appennino. È noto per la sua rubrica “l’Amaca” su Repubblica e per la newsletter “Ok Boomer!” sul Post. Ha anche lavorato come autore televisivo con Gianni Morandi, Adriano Celentano e Fabio Fazio.
Tra i suoi libri di maggior successo, tutti pubblicati da Feltrinelli, ci sono “Canzoni politiche” (2000), “Gli sdraiati” (2013), “Ognuno potrebbe” (2015), ”Il grande libro delle Amache” (2017), “Le cose che bruciano” (2019) e il romanzo per ragazzi “Osso, anche i cani sognano” (2021). Serra ha un approccio critico e riflessivo sulla società contemporanea e sulla cultura popolare, cercando di difendere la qualità e la bellezza in un contesto di massificazione e mediocrità.a queste etichette e stereotipi, e di riconoscere che la qualità e la cultura non hanno colore politico. Sono patrimonio di tutti, e dovrebbero essere accessibili a tutti, senza distinzioni di classe o di orientamento politico. Forse è ora di aprire un dialogo sincero e costruttivo, basato sulla condivisione di valori comuni e sulla volontà di costruire un futuro migliore per tutti. Forse è ora di guardare oltre le differenze e di concentrarsi su ciò che ci unisce, anziché su ciò che ci divide. Forse è ora di abbracciare la diversità e di celebrare la ricchezza che essa porta nella nostra vita. Forse è ora di abbandonare le vecchie ruggini e di abbracciare un nuovo modo di pensare e di agire, basato sull’apertura, sull’inclusione e sull’empatia. Forse è ora di iniziare a costruire insieme un mondo migliore, in cui la qualità e la cultura siano accessibili a tutti, e in cui ognuno possa contribuire al benessere comune con il proprio talento e la propria creatività. Forse è ora di guardare al futuro con ottimismo e fiducia, consapevoli che insieme possiamo fare la differenza. Forse è ora di iniziare.